Mister, una stagione che si chiude con una doppia soddisfazione: promozione in Prima Categoria e Punto Sport Awards 2025 come Miglior Allenatore dell’Anno. Cosa rappresentano per lei questi due traguardi?

Sono molto felice, credo che siano il giusto riconoscimento per il lavoro fatto in questi anni. Ho avuto la fortuna di allenare un gruppo fantastico, composto da ragazzi eccezionali, disponibili e umili. Insieme abbiamo creato una famiglia, e questo ha fatto la differenza. Il premio individuale lo condivido con loro.

Questa promozione è arrivata in un campionato complicato, con molte squadre ben attrezzate. Qual è stata la chiave del successo?

La coesione del gruppo. Abbiamo superato momenti difficili, ma siamo rimasti uniti. Ogni giocatore ha messo da parte l’ego per il bene della squadra. Inoltre, la società ci ha sempre supportato e messo nelle condizioni ideali per lavorare.

Il Punto Sport Awards 2025 ha premiato anche la sua capacità di valorizzare i giovani. Un aspetto che la contraddistingue da anni.

Sì, è vero. Ho sempre creduto nei giovani e ho lavorato tanto nel settore giovanile. Vederli crescere, non solo calcisticamente ma anche come persone, è una delle cose più belle. Penso che un bravo allenatore debba avere anche una funzione educativa, soprattutto in realtà come la nostra.

Resterà alla guida della Real Santangiolese anche nella prossima stagione?

Sì, continuerò questo percorso. C’è ancora tanto da fare, la Prima Categoria è un’altra sfida importante, ma sono pronto ad affrontarla con entusiasmo. E poi… quest’anno ho riavviato anche la scuola calcio, un progetto a cui tengo tantissimo e che continuerò a seguire in prima persona.

Mister Pezzulo, qual è il suo sogno nel cassetto?

Continuare a trasmettere passione e valori. Vincere è bello, ma lasciare qualcosa ai ragazzi è ancora più gratificante. Se tra dieci anni qualcuno ricorderà un consiglio che gli ho dato, allora avrò vinto davvero.