Mar. Mag 20th, 2025

Dopo un solo anno tra i “grandi”, arriva la retrocessione. Un progetto che non ha retto l’urto della categoria

PRESENZANO – Era salito tra gli applausi dopo aver vinto gli spareggi, ma è caduto in silenzio e a tavolino. Il Rufrae Presenzano, squadra del presidente Nino Paone, torna in Prima Categoria dopo una sola stagione in Promozione, chiudendo un’annata che ha lasciato più ombre che luci.

Una stagione nata con grandi aspettative ma naufragata presto tra risultati deludenti, difficoltà gestionali e, infine, una dolorosa retrocessione certificata non sul campo, ma nelle aule federali, dopo il ricorso vinto dal Morcone in occasione dello spareggio decisivo.

Una sentenza che brucia, certo. Ma che non cancella una realtà evidente: il Rufrae non ha mai dato la sensazione di poter reggere il salto di categoria.

Poca stabilità tecnica, e una struttura societaria che ha mostrato tutti i suoi limiti di fronte alle esigenze di un campionato più competitivo e complesso.

“Doveva essere l’anno della conferma, è stato invece quello del ritorno alla casella di partenza” – il commento amaro tra i tifosi, sempre presenti, anche nei momenti più complicati.

Un anno fa il Rufrae si godeva la festa promozione. Oggi è costretto a fare i conti con una retrocessione che pesa, perché è maturata in fretta e con troppa leggerezza. Il campo, e poi la giustizia sportiva, hanno detto che la Promozione non era a portata.

Più che una retrocessione, questo è il fallimento di un progetto tecnico e dirigenziale che non ha saputo capitalizzare l’opportunità storica.

La speranza, ora, è che questa delusione possa almeno servire come lezione per il futuro, ma sarà necessaria una vera rifondazione, se si vorrà tornare in alto non solo con ambizione, ma con competenza.