Gio. Lug 17th, 2025

Possibile cambio societario: l’imprenditore Alessandro Di Paolo in contatto con i vertici biancorossi. Pagliarini e Maurizi i nomi per la panchina

ANCONA — Cominciano a delinearsi i primi scenari in vista della stagione 2024/2025 per l’SSC Ancona, ma tutto ruota attorno a un possibile passaggio societario. Da settimane, infatti, sono in corso colloqui tra gli attuali proprietari Stefano Marconi e Massimiliano Polci e alcuni investitori interessati a entrare nel club biancorosso.

Tra questi, si fa con insistenza il nome di Alessandro Di Paolo, imprenditore laziale di 45 anni, attivo nel settore cinematografico e figlio dell’ex presidente dell’Ostia Mare, Roberto Di Paolo. I rapporti con la dirigenza dorica, in particolare con Polci e il consigliere Andrea Manciola, sembrano ben avviati, e il suo profilo è al centro delle discussioni in corso per un possibile riassetto dell’area tecnica.


I nomi sul tavolo: Pagliarini in panchina, Filosa in direzione

Se l’affare andasse in porto, lo scenario tecnico potrebbe cambiare radicalmente. In pole per la panchina ci sarebbe Mirko Pagliarini, allenatore noto per il suo lavoro nelle giovanili dell’Udinese e per l’esperienza ad Avezzano. Il suo nome è stato fatto dal futuro DS Paolo Filosa che avrebbe già ricevuto il gradimento della parte laziale del possibile nuovo management.

Dietro di lui, in seconda fila, c’è Agenore Maurizi, ex tecnico del Roma City e figura di grande esperienza tra Serie C e D.

Ma è sul nome del futuro direttore sportivo che si concentrano le attenzioni: il profilo individuato sarebbe quello di Paolo Filosa, dirigente che non ha bisogno di presentazioni nel calcio dilettantistico. Dopo esperienze importanti con Aversa Normanna, Savoia e Sora, Filosa è considerato un dirigente metodico, concreto e abituato a operare con risorse oculate, ma con risultati tangibili.


L’identikit del possibile nuovo DS

Filosa è conosciuto come un “direttore silenzioso”, ma efficace. Apprezzato per i suoi rapporti umani, la sua gestione dello spogliatoio e una visione chiara del calcio come progetto e non solo come rosa, il dirigente campano rappresenterebbe una svolta nella filosofia gestionale dell’Ancona. Le sue squadre sono sempre state costruite con equilibrio e con un occhio attento al valore dei giovani.


Tutto ancora in divenire

Al momento, nessuna scelta è ufficiale, e molto dipenderà dall’esito delle trattative societarie. Ma le prime linee sono tracciate, e l’Ancona si prepara a scrivere un nuovo capitolo della propria storia. Con una certezza: la voglia di tornare protagonista, dentro e fuori dal campo.