Gio. Lug 17th, 2025

Il fuoriclasse andaluso guida il Monterrey al pareggio nel debutto del Mondiale per Club. A 39 anni, è ancora il comandante supremo della difesa.

Il tempo può graffiare il fisico, rallentare i riflessi, scolorire i ricordi. Ma non può nulla contro il DNA dei campioni veri. E Sergio Ramos, a 39 anni suonati, ha dimostrato ancora una volta di essere un monumento vivente del calcio mondiale.

Nella notte del debutto al Mondiale per Club, l’Inter di Simone Inzaghi si scontra con un muro che ha un volto ben noto al calcio europeo: quello del guerriero di Camas. Finisce 1-1 tra i nerazzurri e il Monterrey, ma la firma più potente sull’incontro è quella del numero 4 messicano – già leggenda del Real Madrid, ora pilastro della squadra messicana.

Gol di testa, da manuale Ramos

Il pareggio porta la sua inconfondibile impronta: colpo di testa imperioso su calcio d’angolo, che sovrasta Alessandro Bastoni come ai vecchi tempi e punisce una difesa nerazzurra sorpresa dalla sua solita capacità di smarcarsi con esperienza e tempismo. È il gol numero 147 in carriera. Non male per un “semplice” difensore centrale.

Un comandante con la garra nel sangue

Non è solo il gol. Ramos è stato il regista difensivo del Monterrey: ha guidato la linea con la sua consueta autorità, ha dettato i tempi dei movimenti, ha alzato il baricentro e mandato in fuorigioco più volte gli attaccanti nerazzurri. Ha comandato, urlato, lottato. Ha persino rischiato un rigore per un tocco di mano su un colpo di testa di Pavard, ma ci sta: chi lotta, rischia.

💬 Un’icona che non vuole smettere

C’è qualcosa di profondamente romantico nel vedere un leader che non si arrende al tramonto della carriera. Sergio Ramos non è più quello degli anni d’oro al Bernabeu, ma ha ancora la fame, la personalità e la mentalità che lo hanno reso uno dei difensori più vincenti della storia.

Chiunque abbia visto la partita, questa notte, ha percepito un’atmosfera familiare: il profumo delle notti europee, delle finali vinte, delle battaglie epiche. E tutto questo, con addosso una maglia diversa ma con lo stesso spirito di sempre.


Chapeau, Sergio

Un fuoriclasse senza tempo.
Un esempio per chiunque calchi un campo di calcio.
Un leader che ancora una volta ha lasciato il segno.
Avercene, di Sergio Ramos.