Gio. Lug 17th, 2025

Ennesima partita a porte chiuse. Rabbia e delusione per una comunità sportiva abbandonata

PIETRAMELARA — Ancora una volta, e nel giorno più importante della stagione, le porte del “Pasqualino Leonardo” sono rimaste sbarrate. Ieri pomeriggio, in occasione del decisivo playout salvezza tra Audax Pietramelara e Montenero, lo stadio comunale è rimasto chiuso al pubblico. Una scena ormai diventata abituale e, al tempo stesso, incomprensibile.

La squadra ha dato spettacolo in campo (vittoria 8-1 e salvezza conquistata), ma fuori dal rettangolo verde è andata in scena l’ennesima pagina triste per lo sport locale.


Un impianto chiuso da anni. Ma perché?

Sono anni che l’Audax gioca le sue gare a porte chiuse, privando i tifosi — e tutta la cittadinanza — della possibilità di vivere lo sport, sostenere i propri beniamini e animare una struttura che dovrebbe essere un punto di riferimento per il paese. Eppure, nulla si muove.

Nemmeno i lavori di riqualificazione effettuati di recente hanno portato con sé la tanto attesa agibilità per il pubblico. Una situazione surreale e inspiegabile, sulla quale nessuno sembra voler mettere la faccia.


Nessuna risposta tra Comune e gestione impianto

Il silenzio è la vera costante di questa vicenda. Né il soggetto gestore dell’impianto, né l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Di Fruscio hanno fornito risposte concrete. Tutti tacciono, mentre la passione sportiva dei cittadini viene sistematicamente ignorata.

Eppure, le richieste ci sono state. Più volte il Presidente dell’Audax, Salvatore Sauchella, ha sollecitato chiarimenti, scritto, chiesto incontri. Ma le istituzioni non rispondono, lasciando che il problema si trascini anno dopo anno, senza soluzione.


Tifosi esasperati, tensione ai cancelli

Ieri, l’ennesima beffa: decine di tifosi si sono radunati davanti ai cancelli, sperando fino all’ultimo in una possibilità di entrare. Volevano sostenere la squadra, vivere una giornata di sport e festeggiare, magari, una salvezza sul campo. Invece si sono trovati fuori. Ancora una volta.

Frustrazione, rabbia, amarezza. In molti si sono scagliati contro la società, ma in realtà, come è giusto precisare, le responsabilità vanno cercate altrove. L’Audax può ben poco senza un confronto costruttivo con le autorità competenti.


Ma allora, di chi sono le responsabilità?

È la domanda che poniamo da anni. E che continueremo a porre.

Perché a Pietramelara uno stadio ristrutturato e funzionale debba restare chiuso, in silenzio, mentre fuori la comunità sportiva preme per rientrare, è un mistero che nessuno vuole svelare. Intanto, il tempo passa, le stagioni si susseguono, le promesse si perdono.

Chi ha la responsabilità morale e politica di questo silenzio? Chi deve intervenire? Chi deve rispondere?

Oggi più che mai, la voce di Pietramelara merita ascolto.