Molti studiosi affermano che la nostra mente è in grado di aiutarci a superare i nostri limiti. Sarà vero? Scopriamolo assieme al nostro psicopedagogista Leonardo Pagano. Ecco una nuova opportunità per incontrare facilmente il benessere attraverso il pensiero positivo all’interno della nostra rubrica!
DOMANDA DI PARTENZA, IL PRINCIPIO DI ARCHIMEDE PUÒ ESSERE APPLICATO ALLA NOSTRA MENTE?
Come spostare il mondo, magari partendo dal divano di casa, con la psicologa positiva!
Archimede diceva: “Datemi una leva e solleverò il mondo”, Shawn Achor, uno degli psicologi più frizzanti e motivanti dei nostri tempi, rilanciava addirittura: “Datemi una prospettiva diversa e vi cambierò la vita”.
Sì, perché secondo Achor – autore del bestseller Il vantaggio della felicità – la vera forza non sta nello sforzo, ma nel punto da cui lo eserciti.
Ecco a voi il principio del “fulcro e leva”; tradotto in versione psicologica: la leva e’ rappresentata dalle nostre competenze e dal nostro potenziale, mentre il fulcro è il modo in cui interpretiamo la realtà.
Ok, ma in pratica cosa vuol dire?
Immagina di dover sollevare una pesante lastra di cemento (tipo il lunedì mattina). Hai una leva, sì – le tue capacità, le tue energie – ma se il fulcro, cioè il tuo modo di vedere ed interpretare la situazione è messo troppo vicino al peso, puoi anche essere Superman, ma non ti muove nulla.
Succede un po’ come due bambini che giocano sull’altalena, di cui uno è pesante e l’altro è leggero: finché il fulcro rimarrà esattamente al centro il bambino più leggero non avrà nessuna possibilità di alzare quello più pesante!
Morale? Cerchi motivazione e cambiamento in positivo? Sposta il fulcro, cambia la prospettiva, cerca sempre nuovi modi per interpretare la realtà ed ecco che la stessa fatica può portare a risultati completamente diversi.
Ecco alcuni esempi pratici in cui utilizzare questo piccolo esercizio mentale:
Scenario 1
Nel bel mezzo del traffico mattutino, banale pensiero classico: “Che incubo, sempre in ritardo, mi rovina la giornata”.
Fulcro nuovo: “È il mio momento per ascoltare quel podcast che mi ispira o farmi un viaggio mentale”.
Risultato: stai meglio, e magari, nel frattempo, impari qualcosa!
Scenario 2
C’è un collega passivo-aggressivo.
Pensiero classico: “Lo odio. Punto.”
Fulcro nuovo: “Chissà cosa lo stressa? Posso scegliere di non prendermela e proteggere la mia energia.”
Risultato: più leggerezza, meno energie negative.
Scenario 3
La dieta saltata (di nuovo)
Pensiero classico: “Sono senza forza di volontà, tanto vale mangiarmi tutto il frigo.”
Fulcro nuovo: “Ho fatto una deviazione. Posso sempre riprendere la strada, magari con un’insalata più tardi.”
Risultato: ti tratti con più gentilezza. E continui a salire, invece di cadere giù per la scalinata della colpa.

Cosa possiamo imparare da questi tre scenari?
Il nostro cervello è una leva potentissima, ma ricordati, funziona solo se sposti il fulcro. E il bello è che puoi farlo con piccoli gesti: una riflessione, una frase diversa, un respiro prima di reagire!
Questo è il cuore della psicologia positiva: non si tratta di “pensare positivo” in modo ingenuo, ma di allenare la mente a riconoscere opportunità anche dove prima vedevamo solo limiti.
Concludo questa rubrica con una domanda, e tu, dove potresti spostare il tuo fulcro oggi?
Raccontamelo nei commenti: qual è una situazione quotidiana che potresti guardare con occhi diversi?
Magari la tua esperienza può diventare la leva che solleva anche qualcun altro.
La motivazione non è solo una questione di forza, ma un punto d’appoggio.
A volte, basta solo cambiare prospettiva per innescare un cambiamento duraturo e la qualità della nostra vita.
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Dott. Leonardo Pagano Educatore ed esperto in psicologia positiva