Mer. Set 24th, 2025

Dopo la cavalcata playoff, il tecnico saluta. Nessuna spiegazione ufficiale, solo un vuoto enorme da colmare.


Certe storie non dovrebbero finire così.
Dopo aver scritto pagine indelebili nella storia recente della Domenico De Sisto, portandola in due anni ai playoff che molto probabilmente daranno il ripescaggio in Promozione, Mister Ugo Nassa ha annunciato – via social – le sue dimissioni.
Lo ha fatto con toni pacati e istituzionali, ma le domande restano. E fanno rumore.

“A seguito dell’incontro avuto con la dirigenza dell’APD Domenico De Sisto e dopo una mia attenta valutazione, ho deciso di rassegnare le dimissioni dalla carica di allenatore. Grazie per il sostegno avuto durante tutto il mio mandato e auguro alla squadra il meglio per il futuro.”

Un saluto elegante, sì. Ma dietro quelle righe, il silenzio di una motivazione mai resa pubblica, e il sospetto che qualcosa si sia rotto nei piani alti della società.
Perché, diciamolo chiaramente: Ugo Nassa non era solo un allenatore. Era il motore, il faro, il cuore di un progetto tecnico vincente, che ha trasformato un gruppo in una squadra, e una squadra in un collettivo da battaglia.

Una perdita tecnica e umana

Perdere un profilo come quello di Nassa – competente, preparato, capace di ottenere il massimo anche nelle difficoltà – non è solo una questione di campo, ma anche di identità e spogliatoio.
Chi ha vissuto le sue stagioni sa che non sarà semplice sostituirlo. Né sul piano tecnico, né sul piano umano.

Futuro in bilico?

Mentre per il mister si prospetta con ogni probabilità un nuovo incarico a breve, per la De Sisto si apre un capitolo carico di incertezza.
Sarà curioso vedere chi raccoglierà il suo testimone. Ma una cosa è certa: non si può pensare di cancellare il suo lavoro con un semplice comunicato.

Un addio che pesa

Nel calcio si cambia, è vero. Ma quando a cambiare sono le fondamenta, è legittimo chiedersi:
Cosa sta accadendo nella Domenico De Sisto?
E soprattutto: chi ha davvero scelto questo addio?