Dopo la storica promozione in Serie D, il tecnico lascia Aversa da vincente: rispetto, lacrime e orgoglio per un percorso indimenticabile.
È il momento dei saluti, quelli veri, quelli che fanno male ma profumano di gratitudine. Mister Luigi Sanchez lascia la Real Normanna dopo aver scritto una pagina indelebile nella storia del calcio ad Aversa. Lo fa da protagonista assoluto, da condottiero silenzioso e carismatico che ha riportato la città nella tanto sognata Serie D, con una squadra nata da zero e diventata leggenda.
Sotto la sua guida, la Real ha costruito identità, spirito di sacrificio e mentalità vincente, un mix che ha permesso al club di bruciare le tappe e conquistare una promozione storica. Una cavalcata fatta di cuore, sudore e visione. E anche di lacrime, quelle che il mister non ha nascosto quando ha sentito tutto l’amore della sua piazza.
“Hai pianto con noi, hai vinto per noi”
Con parole semplici e sincere, la società ha voluto salutare così il proprio tecnico:
“Per noi hai lottato, per la nostra maglia hai anche pianto. Con quei colori granata ci hai fatto gioire, hai onorato la città di Aversa, difendendo la nostra passione e quella della dirigenza. Sei riuscito, insieme al tuo fantastico gruppo, a realizzare il sogno di tutti noi.”
Il mister è stato amato, rispettato, a volte criticato, ma sempre riconosciuto come guida autentica. Il suo nome entra nella cerchia ristretta di allenatori capaci di portare Aversa in alto, con i granata pronti ad affrontare una nuova avventura tra i dilettanti nazionali.
Un addio che sa di arrivederci
La società e i tifosi, pur salutando mister Sanchez, lasciano aperta la porta della riconoscenza:
“Ci incontreremo ancora sui campi, e batterti sarà sempre la cosa più difficile. Perché le emozioni che ci hai regalato resteranno incise per sempre.”
Ora il mister è pronto per nuove sfide, nuove panchine da onorare. Ma ad Aversa il suo nome resterà legato per sempre a una promozione indimenticabile. Con la granata sulla pelle e la Serie D nel cuore, mister Sanchez ha lasciato il segno.
Grazie di tutto, mister. E come si dice nelle storie belle, questo è solo un arrivederci.