PIEDIMONTE MATESE – Nessun dubbio, nessuna esitazione. Roberto Savoia sarà ancora il timoniere della nave biancoverde per la stagione 2025/26. Dopo una cavalcata memorabile chiusa al secondo posto in Eccellenza, il tecnico è stato confermato alla guida della FC Matese. Una decisione accolta con entusiasmo da tutta la piazza. Ma il vero punto di forza è la visione condivisa tra tecnico, società e dirigenza: lavorare con metodo, crescere ancora e puntare in alto.
Con l’arrivo di Paolo Filosa come nuovo DS e la presenza solida del DG Bruno Pagliaro, l’ambizione è diventata programma. In questa intervista esclusiva, Savoia racconta emozioni, obiettivi e anche un legame speciale con chi lo affianca in panchina da sempre: Silvano Romagnini, alias “Batman”.
Mister Savoia che emozioni prova per questa riconferma?
«Sono emozionato e grato. Quando a fine stagione ci siamo seduti attorno a un tavolo e la società mi ha proposto di continuare, ho sentito un brivido. In un anno e mezzo qui ho trovato una famiglia, un pubblico caloroso e dirigenti ambiziosi. Per un allenatore non c’è niente di più bello che vedere riconosciuto il proprio lavoro.»
Lo scorso campionato avete chiuso al secondo posto, una splendida cavalcata. Cosa vi è mancato per il salto di categoria?
«È stato un percorso fantastico. Siamo stati in lotta fino all’ultima giornata e abbiamo mostrato un’identità chiara. Ora, con un anno in più sulle spalle, possiamo solo crescere.»
Il suo vice, Silvano Romagnini, detto “Batman”, è stato riconfermato. Quanto conta avere al suo fianco un uomo così?
«Silvano è molto più di un secondo allenatore. È un uomo di campo, un punto di riferimento per i ragazzi, soprattutto per i portieri, che segue con una dedizione straordinaria. Ci conosciamo da anni, condividiamo valori, visione e metodo. La sua presenza in panchina è la mia ombra… proprio come Batman. Siamo una squadra anche noi due. E so che con lui al mio fianco, possiamo affrontare ogni battaglia.»
È cambiata anche la guida tecnica della società: il DS Pietro Pacilio ha lasciato e al suo posto è arrivato Paolo Filosa. Come sta vivendo questa transizione?
«Voglio prima di tutto ringraziare Pietro Pacilio e Alessandro Santangelo : grazie a loro che sono qui, d’altronde hanno costruito una squadra competitiva che ci ha portato al secondo posto. Sono professionisti seri e gli auguro il meglio. L’arrivo di Paolo Filosa porta nuova energia e nuova esperienza. Paolo è una figura di grande spessore nel calcio dilettantistico, un vincente. In questi primi giorni ho già percepito il suo entusiasmo e la sua competenza; credo che la continuità con i valori già espressi da Pacilio, unita alla visione di Filosa, possa farci fare quel salto di qualità che tutti desideriamo.»
Da DS Filosa a DG Pagliaro: come descriverebbe il rapporto con loro?
«Con Bruno Pagliaro ho avuto subito un feeling speciale: è un dirigente che lavora nell’ombra ma fa la differenza. Paolo Filosa è appena arrivato ma si è già calato nella realtà matesina. Condividiamo la stessa mentalità: lavorare sodo, valorizzare i giovani e non accontentarsi. Credo che il rapporto tra DG, DS e allenatore sia la base di un progetto vincente, e qui sento di avere due pilastri al mio fianco.»
Dopo l’arrivo di Filosa, si parla di un mix tra esperienza e gioventù. Quale sarà la filosofia di gioco?
«Non stravolgeremo nulla: ripartiamo da una squadra che conosce i nostri meccanismi, con qualche innesto di qualità. Vogliamo un Matese aggressivo, propositivo, che giochi per vincere ogni partita. I giovani saranno ancora una volta protagonisti: per me è fondamentale farli crescere, ma devono meritarsi il posto. L’esperienza dei nuovi arrivi li aiuterà a maturare più in fretta.»
Perché ha deciso di restare? Cosa l’ha convinta?
«La visione comune. Con la società ci siamo detti: non basta più partecipare, dobbiamo puntare al massimo. Sentire un DS come Filosa dire che non si accontenta mi ha dato ulteriore motivazione. Inoltre, ho percepito la fiducia del presidente Carmine Matera e della proprietà Civitillo; quando un club ti sostiene così, la scelta diventa facile.»
Qual è il suo obiettivo per la nuova stagione?
«credo che si debba sempre cercare di migliorare l’anno precedente quindi si tratterebbe di puntare al vertice ,però il calcio non è una scienza esatta ,ci sono innumerevoli variabili che non si possono sempre controllare. Al tempo stesso, voglio che la squadra continui a divertire il pubblico e che i nostri giovani facciano un passo avanti.
Il Matese deve tornare dove merita.»
Un messaggio ai tifosi che stanno tornando a riempire il “Ferrante”.
«Voglio ringraziarli per l’affetto dell’anno scorso: ci hanno sostenuto anche nei momenti complicati. Quest’anno avremo bisogno di loro più che mai. Sono sicuro che ripartiremo con quell’entusiasmo che si siamo lasciati l’anno scorso .Vi prometto che daremo tutto, con cuore e sudore, per farvi esultare ancora di più. Venite allo stadio, siate il nostro dodicesimo uomo: insieme possiamo realizzare qualcosa di straordinario.»