ALVIGNANO – La stretta di mano che tutti attendevano è arrivata. Il presidente Ponticorvo non ha avuto dubbi: Antonio Paglia, il guardiano del “Comunale”, vestirà ancora la maglia dell’Alvignano per la terza stagione consecutiva.
Una firma che vale come un colpo da novanta, una certezza nel mondo del dilettantismo dove la stabilità è spesso una chimera. In un calcio fatto di fughe e incertezze, Paglia rappresenta l’ancora, il riferimento. E anche stavolta sarà lui a chiudere la saracinesca davanti alla difesa rossoblù.
Classe, nervi saldi e una fede incrollabile: Paglia è tutto questo e molto di più. È il tipo di portiere che non si limita a parare. Comanda, guida, incita. Il classico uomo che vuoi sempre con te quando la battaglia si fa dura.
Chiunque abbia visto anche solo una partita all’“Alvignano Comunale” sa che quei guanti, quei riflessi e quel senso di posizione non sono comuni. Lui è lì. Sempre. A blindare la porta, a lanciare i suoi in contropiede, a fare muro nei minuti finali.
Non è solo un rinnovo. È un simbolo. Paglia è l’Alvignano. Rappresenta lo spirito del gruppo, la continuità, la volontà di costruire un progetto vincente partendo da uomini veri. In un calcio che cambia pelle ogni estate, Antonio resta. E questo, per i tifosi, vale quanto un trofeo.
La società è chiara: «Ripartiamo da chi ha dimostrato sul campo e fuori cosa significa amare questi colori. Antonio è la nostra certezza tra i pali, un esempio per i compagni e un motivo d’orgoglio per tutti noi.»
Con Paglia al suo posto, l’Alvignano può sognare. Le ambizioni ci sono, i tifosi pure. E il numero uno rossoblù è pronto a fare ciò che gli riesce meglio: chiudere la porta in faccia a chiunque osi bussare.