
L’Alife continua a sorprendere e lo fa con la forza del gruppo e il coraggio della gioventù. La vittoria per 1-0 contro il Trivento nel secondo turno di Coppa Italia porta entusiasmo e fiducia, ma soprattutto conferma la bontà del progetto tecnico di mister Nino De Tato. Con una squadra dall’età media tra i 18 e i 19 anni, i gialloblù hanno dimostrato di poter reggere la pressione delle sfide importanti, trovando nel gol di Valente la scintilla decisiva e nell’organizzazione di gioco la vera arma vincente. A fine partita, il tecnico ha commentato la prestazione con orgoglio e determinazione, ribadendo la volontà di costruire un percorso di crescita solido e duraturo.
Mister, una vittoria importante che vi proietta avanti in Coppa Italia. Quali sono le sue sensazioni a caldo?
“Sono orgoglioso dei ragazzi. Abbiamo affrontato una gara difficile con carattere e concentrazione. Il gruppo ha risposto con maturità e ha dimostrato che il lavoro settimanale sta dando i suoi frutti. È una vittoria che ci dà slancio e fiducia.”
Il gol che ha deciso la partita porta la firma di Valente, ma c’è stato anche tanto lavoro di squadra dietro. Ce lo racconta?
“È stato un gol costruito con intelligenza e spirito collettivo. Mele ha avuto la lucidità di leggere il movimento giusto, e Valente ha finalizzato con freddezza. È il risultato di un’intesa che cresce, e questo mi rende molto soddisfatto.”
Mister, questa vittoria può rappresentare un punto di svolta per la stagione dell’Alife?
“Ogni vittoria è un tassello che rafforza la nostra identità. Non parliamo di svolte, ma di progressi costanti. L’obiettivo è restare umili, lavorare con continuità e affrontare ogni sfida con la giusta mentalità. Voglio anche sottolineare un dato che ci rende particolarmente orgogliosi: in entrambe le gare di Coppa Italia disputate finora, abbiamo schierato formazioni con un’età media tra i 18 e i 19 anni. Probabilmente siamo tra le compagini più giovani della regione, e questo rende ancora più significativo il percorso che stiamo costruendo.”
Mister, in questa gara ha affidato la fascia di capitano a un giovane come Carlo Valentino. Una scelta significativa: cosa rappresenta per lei?
“Carlo è un esempio di dedizione e crescita. Dare a lui la fascia è stato un gesto di fiducia e di incoraggiamento. Vogliamo che i giovani sentano la responsabilità e l’onore di rappresentare questa maglia. È il segnale che il futuro passa anche dalle loro mani.”