Mer. Mag 21st, 2025

L’evento organizzato per festeggiare l’ottantesimo anniversario di Libertas al Salone d’Onore del CONI a Roma è stato un momento di grande celebrazione per lo sport e l’inclusione sociale.

Con il titolo  “Storie di Sport e Persone Straordinarie”, il direttivo dell’EPS nazionale, riconosciuto dal CONI, ha consegnato un Premio Speciale a educatori, allenatori, tecnici, volontari e professionisti, affiliati alla storica associazione, distintisi nell’operato.

La stessa Libertas, in fase di presentazione dell’evento, ha tenuto a sottolineare il valore dei propri tecnici che ogni giorno trasformano lo sport in uno spazio di uguaglianza, rispetto, solidarietà.

Durante la cerimonia, quindi, sono stati premiati numerosi professionisti che hanno contribuito alla promozione del benessere attraverso lo sport. Tra i riconoscimenti, spicca quello al maestro di Ju-jitsu Giuseppe Gelsomino che per l’occasione ha ricevuto un certificato di eccellenza atto a premiare la sua lunga carriera trentennale.

Classe 1969, cintura nera 7° Dan di Ju-jitsu, il manfredoniano Gelsomino, nel territorio di Capitanata, è considerato senz’altro uno dei rappresentanti più autorevoli per quel che concerne la disciplina di appartenenza. Esperto anche nel sistema di combattimento Krav Maga israeliano, ha sempre dimostrato grande attaccamento alla pratica, trasmettendo ai propri allievi proprio i più elevati principi etici necessari alla crescita personale.

La manifestazione ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali e sportive, tra cui il presidente del CONI Giovanni Malagò, l’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il presidente Libertas Andrea Pantano, Carolina Morace (ex calciatrice della nazionale italiana femminile), Chiara Appendino ed il vice-direttore generale Libertas Lorenzo Lommao.

Un evento che ha ribadito il valore dell’impegno dedicato a premiare la costanza e la dedizione degli innumerevoli tecnici, imprescindibili risorse, che operano giornalmente nel contesto dell’ente di promozione sportiva Libertas.

foto di Giuseppe Gelsomino