Nuova mente, nuova sfida: parla il nuovo DS del Poli Puglianello Carmine Cerreto
Un nuovo ciclo sta per iniziare a Puglianello, e lo fa sotto il segno dell’entusiasmo, della competenza e della visione moderna. La società sannita, fresca di ripescaggio nel prestigioso campionato di Eccellenza Campania 2025/26, ha scelto di affidare la direzione sportiva a un profilo giovane, ma già formato da esperienze solide e brillanti: Carmine Cerreto.
Classe, studio e idee chiare. Cerreto ha mosso i primi passi nei settori giovanili, ha lavorato nei contesti professionistici della Lega Pro, ha ottenuto titoli da osservatore e scout e oggi si presenta ai tifosi giallorossi con un progetto ben preciso: creare sinergia tra squadra, staff, società e territorio.
Lo abbiamo intervistato in esclusiva per farci raccontare sogni, obiettivi e strategie alla base di questa nuova avventura, tra ambizione, senso di appartenenza e voglia di lasciare il segno in una delle piazze più calde e promettenti della Campania calcistica.
Carmine, sei arrivato in una piazza storica e ambiziosa come Puglianello, in un momento cruciale. Che emozioni stai vivendo in questo nuovo incarico?
Sono arrivato in una piazza in primis ambita da tanti addetti ai lavori e soprattutto in una società seria, e ringrazio nuovamente per la possibilità che mi è stata data.
L’emozione è quella giusta, quella che ci fa fare poi questo lavoro.
Il comunicato societario sottolinea la tua preparazione e il tuo percorso nei settori giovanili e in Lega Pro. Come pensi di trasferire questa esperienza nel contesto dell’Eccellenza campana?
Si, ho collaborato con la Casertana come scouting ed è un’esperienza che mi ha dato tanto e mi ha fatto capire come valutare bene un giovane talento così da poter raccogliere qualche ‘fiore’ dove altri non vedono.
La società è stata recentemente ripescata e affronterà un campionato tra i più difficili degli ultimi anni. Quali sono i primi obiettivi che ti sei posto?
Si, siamo stati ripescati una settimana fa più o meno, sappiamo anche che affronteremo un campionato difficile e molto impegnativo sia come squadre allestite sia a livello logistico però il nostro obiettivo è consolidarci come realtà anche in eccellenza.
Hai già parlato di lavoro di squadra: quanto è importante per te costruire una sinergia profonda con mister, staff tecnico e società?
Importantissimo lavorare in sinergia sia con lo staff dirigenziale che con quello tecnico, difatti con il mister D’Inverno ci sentiamo 24h al giorno.
Il Presidente Rescigno ha parlato di “grande bellezza” da costruire passo dopo passo. Qual è per te la bellezza del progetto Puglianello?
La grande bellezza è quella che ha permesso al Puglianello di consolidarsi come realtà in promozione, lo step successivo è farlo anche in Eccellenza.
State già lavorando da oltre un mese: puoi darci qualche anticipazione sul mercato? Che tipo di squadra vedremo in campo?
Vedremo una squadra sicuramente giovane, ma al punto giusto.
Ci saranno: giovani, giovani di esperienza ma anche giocatori di esperienza ‘non più giovani’.
La tifoseria è calorosa e appassionata. Che messaggio vuoi mandare ai sostenitori giallorossi alla vigilia di questa nuova avventura?
Alla tifoseria voglio dire di stare vicino alla squadra e soprattutto alla società che fa tanti sacrifici per portare in alto il nome ‘Puglianello’
In un calcio spesso dominato da pressioni e risultati, tu hai parlato invece di “trasformare le difficoltà in occasioni”. È questo il tuo stile di leadership?
È inutile nascondersi, come tutti potremmo incontrare nelle difficoltà ma come nei veri matrimoni è lì che bisogna essere uniti ed uscirne insieme.
In un calcio spesso dominato da pressioni e risultati, tu hai parlato invece di “trasformare le difficoltà in occasioni”. È questo il tuo stile di leadership?
È inutile nascondersi, come tutti potremmo incontrare delle difficoltà ma come nei veri matrimoni è lì che bisogna essere uniti ed uscirne insieme.
Infine, guardando al futuro: quale eredità ti piacerebbe lasciare a Puglianello, come uomo e come direttore sportivo?
L’eredità in primis che mi piacerebbe lasciare un giorno nel calcio in generale è più legato alla persona, perché prima o poi il calcio potrà finire, è la persona che resta.
Mi auguro e ci auguriamo di fare bene per questa stagione 2025/2026
È inutile nascondersi, come tutti potremmo incontrare nelle difficoltà ma come nei veri matrimoni è lì che bisogna essere uniti ed uscirne insieme.